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Giardino di comunità

Lavello

2019

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Il Giardino di comunità di Lavello è stato progettato e realizzato nell'ambito del progetto Gardentopia / Matera 2019 Capitale Europea della Cultura, curato da Pelin Tan e che ha coinvolto 16 paesaggisti e artisti internazionali nella realizzazione di 32 giardini di comunità in Basilicata.

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Il giardino è nel cuore della Villa comunale Alberto Jacoviello e ha le sembianze di un’isola. Un’isola verde, tondeggiante, quasi separata dal resto della Villa.

Da lontano lo scorgi per via dei suoi bellissimi 3 cedri che si differenziano dagli altri alberi per il loro elegante portamento e per l’imprevista allusione ad un immaginario giardino giapponese. 

Avvicinandosi al giardino inizi, invece, a scorgere uno strano lago azzurro, un lago arido o una grande piscina. La fontana dismessa è indubbiamente la protagonista indiscussa dell’isola; un elemento con il quale il progetto deve confrontarsi, senza sottrarsi e senza provare a nasconderlo.

La vera sfida del progetto è trasformare una criticità in una bella opportunità, in un’occasione per visitare l’isola centrale e per rimanerci. Abbiamo provato perciò a giocare con quel lago prosciugato, ad assumere un atteggiamento disincantato, ironico e a trasformare quell’elemento inutilizzato e non funzionante in qualcosa di sorprendente. 

Come la sorpresa che provi quando percorrendo una strada finalmente davanti ai tuoi occhi riesci a vedere il mare.

E di Lavello ci aveva colpito, sin dai primi sopralluoghi, la sua strana assenza. E’ un città bellissima, elegante ma ti chiedi dov’è il mare. Ha questa strana somiglianza con le città costiere e nelle nostre prime chiacchierate incuriositi abbiamo ascoltato il racconto di Luigia che confermava questa nostra percezione. Lavello, per i suoi abitanti, ha il suo lungomare, ha le sembianze di città marina pur non avendo il mare.

Il progetto ha perciò cominciato a viaggiare da solo, giocando con con questo effetto straniante, con questa visione quasi onirica: provare a portare il mare a Lavello. Portarlo proprio nella sua isola, nel cuore della Villa.

Il grande lago diventa perciò una spiaggia, un playground, una citazione degli eleganti giardini aridi giapponesi, i karesansui, in cui la sabbia rastrellata evoca l’acqua e le sue onde.

La sabbia come elemento che tutti nella vita associamo al gioco, a quando da bambini e a piedi scalzi abbiamo giocato sulla spiaggia ascoltando il suono del mare. Un suono evocato dalle piante scelte che per la loro leggerezza ondeggiano al vento e ci ricordano il movimento perpetuo delle onde e la loro voce.

Le piante graminacee (non allergiche) selezionate saranno anche evocative del paesaggio che circonda Lavello e del suo prodotto agricolo tradizionale, il grano.

Il giardino inoltre ci invita ad entrare con una serie di percorsi che congiungono gli ingressi all’isola e che raggiungono una serie di accoglienti spazi pubblici: una grande e accogliente pedana in legno, quasi un piccolo molo, all’ombra del cedro; il ponticello che attraversa il mare di sabbia e il trampolino che invita a giocare.

Non resta che giocare con la sabbia e addentrarsi in questo piccolo giardino “vista mare”.

 

Client

Fondazione Matera-Basilicata 2019 - Capitale Europea della Cultura | Progetto Gardentopia

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Project team

Giorgia Botonico, Alberto Petrone e Gerardo Sassano (Volumezero architecture and landscape)

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Collaborators

Stefano Bottiglione, Giulia Montefusco, 

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