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Parterre di Montereale

Potenza

2016

L’idea di realizzare un Parterre nasce dalla precisa volontà di riconfigurare, attraverso un “segno” geometrico, i due giardini attualmente privi di una definizione formale. Il riferimento è al parterre, ovvero la zona più decorata e “di rappresentanza” dei giardini all’italiana e alla francese, riletta però in chiave e con linguaggio contemporaneo. Le curve sinuose si sono quindi trasformate in tratti geometrici lineari che scandiscono l’alternanza di ghiaia e aiuole piantumate. La scelta delle piante si è orientata verso erbacee perenni e graminacee, per ridurre la manutenzione ed il fabbisogno di acqua dei due nuovi giardini, nell’ottica di un intervento sostenibile e di incremento della biodiversità. L’atto del piantare il giardino non esaurirà l’esperienza di Parterre che nei mesi a venire si trasformerà in un esercizio collettivo di cura e di pazienza. Le piante infatti avranno bisogno di tempo per crescere e occupare lo spazio che è stato immaginato per loro all’interno del Parterre. Il lavoro di cura che si farà dopo la piantumazione del giardino per custodirlo e farlo crescere sarà un continuo richiamo al non avere fretta. Coltivare con attenzione le piante ed i fiori si rivelerà quindi, nella sua necessaria lentezza, uno spunto e un invito a cambiare il nostro rapporto col tempo, ad amare la sosta più che l’andare, a curare il respiro e lo sguardo. 

 

Project team

Antonio Graziadei, Alberto Petrone e Gerardo Sassano

 

Client

Amici Di Montereale/PAZ

 

Collaborators

Giovanni Filiani, Luca Rando, Mimmo Nardozza, Salvatore Laurenzana, Szabina Lengyel, Angelo Francesco Mastandrea e tutti i PAZ/Amici di Montereale

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Photographer

Salvatore Laurenzana

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